Kids Kicking Cancer (KKC) è un’organizzazione no profit fondata nel 1999 negli Stati Uniti, a Detroit, con l’intento di insegnare le tecniche e la filosofia delle arti marziali ai bambini affetti da cancro e da gravi malattie croniche, nella consapevolezza che queste tecniche possano aiutarli ad affrontare meglio queste patologie.

Tutte le iniziative di grande valore hanno dietro una storia umana, un fattore scatenante, una spinta autentica e profonda. Per KKC, si tratta di un uomo e la storia della sua famiglia. Il fondatore e Direttore internazionale è Rabbi Elimelech Goldberg, professore in Pediatria alla Wayne State University School of Medicine. “Rabbi G.” si è incontrato e scontrato con la malattia. Ha perso la figlia all’età di due anni a causa della leucemia. Ma Rabbi G. è anche cintura nera di arti marziali, ed utilizza le sue conoscenze per aiutare piccoli pazienti oncologici.

Una mission, tre parole

La malattia di un bambino è un evento devastante per lui e per la famiglia. Da questa consapevolezza nasce l’iniziativa Kids Kicking Cancer, che è traducibile con l’espressione “bambini che prendono a calci il cancro”. La missione si sintetizza in tre parole, che rappresentano il saluto insegnato ai bambini in apertura e chiusura di ogni lezione: Power, Peace, Purpose

Power: intende sviluppare la forza, come primo passo necessario per affrontare qualsiasi situazione estrema, come in questo caso la malattia

Peace: rappresenta il primo risultato, attraverso il raggiungimento della consapevolezza della propria forza per una maggiore tranquillità interiore

-Purpose: è l’obiettivo finale e consiste nel far sì che i bambini diventino ambasciatori di KKC nel mondo, insegnando agli altri le tecniche che hanno appreso ed aiutandoli così a sviluppare la propria forza interiore, indispensabile per affrontare e gestire meglio dolore, rabbia, ansia, paura, stress o altri problemi psico-fisici.

Sostegno attivo

KKC è vicino ai piccoli pazienti in tutto il ciclo della malattia, nella degenza così come nella riabilitazione extra-ospedaliera. La sua attività consiste nel promuovere ed offrire lezioni per allenare il corpo, ma soprattutto la mente. Corsi pratici che insegnano semplici tecniche delle arti marziali ed esercizi di respirazione. Questi sono finalizzati a migliorare la capacità dei bambini di gestire il dolore, di affrontare cure e terapie, ma soprattutto di curare l’approccio psicologico ed emotivo nei confronti della malattia. I corsi sono gratuiti. Infatti, sono realizzati da volontari, esperti di arti marziali, cinture nere, che hanno seguito training specifici, teorici e pratici, per poter lavorare con i bambini affetti da patologie oncologiche e croniche. I volontari devono, poi, superare la validazione da parte di un comitato tecnico per conseguire il diploma di “Martial Arts Therapist”.

KKC Italia

Le attività di KKC dagli Stati Uniti, si sono diffuse anche in Canada, Israele e, dal 2011, in Italia, dove oggi l’associazione opera in 12 ospedali e 5 strutture extra ospedaliere, in 14 città diverse.

Dal 2013 i Martial Arts Therapists di KKC, ogni mercoledì pomeriggio sono a fianco dei piccoli grandi eroi del reparto di Ematologia del Policlinico Umberto I.

Nel 2017, sono stati oltre 2300 i bambini che hanno partecipato ai corsi di KKC Italia, imparando a gestire paura, dolore, frustrazione. Inoltre, fino ad ora, si contano 160 “Martial Arts Therapists” nel nostro Paese.

Piccoli protagonisti

I piccoli protagonisti di KKC sono i bambini ricoverati nei reparti di onco-ematologia e/o in regime di day hospital, anche in strutture extra-ospedaliere. I piccoli eroi apprendono a ispirare e espirare, ma soprattutto acquisiscono la consapevolezza che il dolore è un messaggio da non ascoltare. Sono solo dei bambini, ma sono anche dei guerrieri, che combattono, che salgono sul tappeto per sconfiggere la malattia.

Tutti i bambini che partecipano a KKC entrano a far parte del circolo degli eroi, diventando a loro volta ambasciatori di KKC.