La comparsa di un tromboembolismo venoso (TEV) senza cause apparenti può rappresentare il primo segno della presenza di una neoplasia occulta. Nonostante ciò, l’esecuzione di uno screening di routine per la presenza di tumori tramite CT dell’addome e pelvi non sembra offrire un beneficio clinico significativo. Questa la conclusione di uno studio (Carrier M et al. N Engl J Med, 2015;373:697-704) multicentrico canadese condotto su 854 pazienti con un primo episodio idiopatico di TEV, randomizzati a ricevere uno screening per neoplasia occulta limitato (esami ematochimici, radiografia del torace e screening per tumore cervicale, della prostata e della mammella) o quest’ultimo in combinazione con esame CT addome e pelvi.

Sul totale dei pazienti arruolati, 33 (3,9%) hanno ricevuto una nuova diagnosi di tumore occulto nel primo anno di follow-up dopo la randomizzazione, 14 (3,2%) nel gruppo sottoposto a screening limitato e 19 (4,5%) nel gruppo sottoposto anche ad esame CT, senza differenze significative fra i due gruppi (p=0,28). In particolare, 4 casi (29%) di neoplasia occulta non sono stati identificati nel primo gruppo verso 5 (26%) nel secondo gruppo (p=1,0). Nessuna differenza significativa è stata riscontrata fra le due strategie anche in termini di tempo medio alla diagnosi di tumore (4,2 mesi verso 4,0 mesi, rispettivamente) e di mortalità legata al tumore (1,4% verso 0,9%, rispettivamente).

Studi precedenti hanno riportato un tasso di diagnosi di neoplasia occulta fino al 10% a 12 mesi nei pazienti con un episodio di TEV idiopatico. A fronte di questi dati, la pratica clinica nella ricerca di neoplasie occulte in questi pazienti è molto variabile e non sufficientemente standardizzata, in particolare per quanto riguarda l’aggressività dello screening da effettuare. I risultati di questo studio suggeriscono che una strategia di screening limitato (anamnesi, esame obiettivo, test biochimici di base e screening neoplastico specifico in base all’età e al sesso) può essere adeguata come pratica di routine nei pazienti con un primo episodio idiopatico di TEV.

Fonte: The New England Journal of Medicine