In memoria del Prof. Giuseppe Basso

Il Prof. Giuseppe Basso è recentemente e prematuramente scomparso a causa del Covid-19 dopo una lunga battaglia nella Terapia Intensiva della sua città Padova. Non è la prima volta che mi trovo a scrivere obituaries per colleghi che ci hanno lasciato. In questo caso è particolarmente difficile.

Beppe era sì un collega, ma era soprattutto un amico. Ci conoscevamo da circa 40 anni. Le nostre origini erano comuni, lui nella Pediatria di Padova ed io nella Pediatria di Torino. Entrambi interessati in quegli anni alla tipizzazione immunologica delle leucemie acute, che poi è rimasto un filo conduttore negli anni. Beppe ha avuto un ruolo fondamentale nel migliorare progressivamente la caratterizzazione soprattutto delle leucemie acute linfoblastiche (LAL) del bambino in Italia. Questo è stato un passo avanti fondamentale per gli studi policentrici portati avanti dall’AIEOP (Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica) inizialmente in Italia e poi in collaborazione con l’International BFM Group. Studi cooperatori che hanno contribuito a migliorare la prognosi per pazienti pediatrici con LAL. E lui di fatto ha messo in piedi la centralizzazione dei campioni biologici dei piccoli pazienti provenienti da tutta Italia presso i laboratori di Padova. Lo stesso è stato poi fatto anche per gli studi sulle LAL dell’adulto condotti dal gruppo cooperatore GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) con un approccio simile. Ancora a lui e al suo gruppo si deve il raffinato monitoraggio citofluorimetrico della malattia residua minima durante il decorso clinico. Lungo tanti anni, Beppe si è sempre stato disponibile a consigliare i centri pediatrici in Italia al fine di caratterizzare al meglio le leucemie acute dei bambini. Molti centri hanno mandato collaboratori ad imparare nel suo laboratorio, quando c’erano casi dubbi era normale rivolgersi a lui.

Accademicamente, il Prof. Basso si è laureato a Padova, dove è diventato Ricercatore. All’inizio degli anni ’90 si è trasferito presso la Pediatria di Torno, dove è diventato Professore Associato nel 1994. Nel 2006 è diventato Professore Ordinario a Padova. Dal 2012 al 2018 è stato Direttore della Clinica di Oncoematologia Pediatrica dell’Università di Padova. Attualmente era Direttore dell’Istituto italiano per la Medicina Genomica di Torino.

Quando si parla di un amico che ci ha lasciato troppo presto non si può non scivolare su qualche ricordo personale. Siamo sempre rimasti in stretto contatto, quando ero a Torino e poi a Roma. Sempre disponibile a discutere di qualche caso pediatrico difficile. Una presenza fissa e d’onore ai nostri Master di Ematologia Pediatrica tenutisi a Roma. Un supporto sempre al servizio di Ematologia Pediatrica della nostra Ematologia. Il suo curriculum scientifico parla da solo. Mi piace però ricordare due lavori. Uno pubblicato nel lontano 1987 sul Journal of Experimental Medicine che ci diede grande soddisfazione e che ricordavamo spesso. Un altro del 2013 in cui mettemmo insieme i database dell’AIEOP e del GIMEMA e descrivemmo le caratteristiche genetiche suddivise per età di oltre 5000 casi di LAL del bambino e dell’adulto.

L’ultimo è un ricordo più personale. Fummo entrambi nominati nel 2005 a far parte della Commissione Nazionale per la Ricerca Sanitaria del Ministero della Salute. In occasione delle periodiche riunioni, Beppe veniva sempre a stare da noi e diventò parte della nostra famiglia. Diceva sempre che era il nostro ‘terzo figlio’…

Il nostro pensiero più affettuoso pensiero va alla moglie Stefania e al piccolo Lodovico, il suo orgoglio e la sua gioia.

Robin Foà, 22 Febbraio 2021